giovedì 29 maggio 2008

Judo, ISO 1600 e addominali a scacchiera

Dopo una fatica pressoché infinita sono riuscito a mettere su Picasa le foto delle gare maschili di Judo, almeno quelle poche che son riuscito a scattare prima che la Canon esaurisse la batteria (stupido io che non carico la macchinetta!).

Parlando di fotografia sono state un vero dramma: l'ISO 1600 è così alto che sulle macchine come la mia, dotate di un sensore più piccolo della dimensione standard della pellicola, il rumore esplode in modo quasi catastrofico. Non che sia una cosa negativa in assoluto, anzi, la grana data dal rumore fa spesso un buon effetto; ma in questo caso, come potete vedere, si traduce solamente in chiazze sporche sul tatami.

Oltretutto, non solo l'ISO era troppo alto, ma il colore stesso era spaventosamente sbilanciato! Correggendolo mi sono messo a giocare troppo con le levette di Lightroom, finendo per perdere quattro giorni cercando di venirne fuori. Intanto ho scoperto con piacere che la gamma standard del Mac è 1.8 contro tutto il resto del mondo a 2.2; e pure che potevo regolare meglio il punto di bianco del monitor esterno. Il risultato finale, però, non cambia granché: se alzo un minimo contrasto e saturazione le foto esportate in JPEG vengono fuori con colori esagerati.
Nutro ancora dubbi sull'aspetto che le foto hanno sui vostri schermi.
Se non altro i soggetti restano notevoli, mi è davvero dispiaciuto di non poter andare alle gare femminili il giorno dopo.

Sulla gara invece sono rimasto sconvolto. Gli atleti che ho visto erano tutti muscolosissimi e combattevano restando incredibilmente sulla difensiva; difatti ho visto una sola entrata fatta a modo, fra due judoka della categoria 100+ che gareggiavano per il 3˚ e 5˚ posto, riuscita con tanto di ippon (non fotografata per le ragioni di cui sopra...). Come potete vedere dalla foto a destra capitava spesso che gli atleti si sollevassero di peso con le braccia, una cosa per me inconcepibile. Ma ancora più inquietante è il fatto che in gara, piuttosto che cadere e battere, caricassero il peso sulla testa e sul collo.
Inizio a chiedermi se mai riuscirò ad avere una cintura, visto che nel judo si guadagna per meriti sportivi...

Dopo queste scene, Sergio ha commentato variamente gli addominali "a scacchiera" dei gareggianti e ha deciso che aumenterà il nostro allenamento. Ma non bastavano le serie da 60? (questa foto a sinistra, guardatela, ISO 400! è proprio diversa, oltre ad essere più mossa).
Insomma io continuerei a scrivere perché vorrei mettere tutte le foto in questo post, una per una... ma mi fermo con l'immagine di un giudice di gara, serissimo, impassibile, in giacca cravatta e calzini che guarda distante il violento combattimento a terra che va avanti ai suoi piedi. La stessa aria che riescono (quasi sempre) a conservare quando a bordo campo devono alzarsi di scatto portandosi via la sedia per non essere travolti dall'impeto dei judoka.

In altre parole, dimenticate quello che avete letto e date un'occhiata all'album con le sue 37 foto...

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