Fantasia invecchiata

Mi ricordo che da piccolo scrivevo storie di fantasia incredibili. Ogni volta che c'erano i temi liberi alla scuola elementare era un piacere, e ne venivano fuori storie di fantascienza, frammenti di sogni surreali misti a scene di film. Raggiunsi il culmine con due racconti, alle scuole medie, uno dei quali era un tema iniziato in classe e finito a computer dopo quasi due settimane con tanto di "Ottimo" e sfinimento della professoressa di italiano, che ogni giorno riceveva una o due pagine in più e si sorbiva la storia a puntate.
(Trattasi tra l'altro sia questo che altri due racconti di storie dove due livelli di realtà diversi finiscono col coincidere. Si vede che la passione per gli Strani Anelli era già solida a nove anni... un futuro segnato, proprio.)
Son passati quasi dieci anni dall'ultima volta che ho fatto una cosa del genere, e mi sono accorto da un pezzo che non sono più in grado. D'un tratto pare che l'infinito caos delle storie possibili volteggi nell'aria, ma che siano giusto al di là della mia portata. Oppure dovrei dire che resto paralizzato di fronte alle troppe strade possibili (sempre, sempre, sempre troppe). Sindrome della pagina bianca? Oppure non è il mio mestiere?

Io direi che la seconda non è affatto da scartare, anzi... ma visto che fra poco avrò finalmente qualche giorno di VACANZA, e mi piacerebbe impegnare il tempo in qualcosa di completamente diverso da quello che faccio di solito, vi sfido a darmi un suggerimento, un punto di partenza, una mezza idea, qualunque cosa.

Detto ciò, il computer ha finito di fare il suo lavoro e quasi pure la batteria... buonanotte!